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ACQUA PURA?

Sistema di filtraggio per un’acqua pura, leggera e buona da bere

Cos’e’ l’osmosi inversa?

L’osmosi inversa è un procedimento che rende l'acqua più sana per l’uso alimentare attraverso il filtraggio e la depurazione. È il sistema di depurazione più utilizzato nel mondo ed è un processo sicuro. Il processo dell'osmosi inversa consiste in una membrana che, senza utilizzare agenti chimici, separa le sostanze contenute nell'acqua dall'acqua stessa. La membrana, infatti, lascia passare le particelle d'acqua ma trattiene il 90-95% dei solidi disciolti, ottenendo un’acqua depurata definita “oligominerale”.

Come funziona il sistema di filtraggio a osmosi inversa

La membrana osmotica è formata da svariate pellicole sottili ordinate a spirale intorno ad un tubo di plastica e pressate tra di loro. Il materiale che compone la membrana è semipermeabile: funge da barriera per i solidi disciolti (contaminanti organici ed inorganici, chimici e minerali) ma lascia passare le molecole d'acqua. Le molecole d'acqua che toccano la superficie della membrana, la penetrano attraverso la spirale e si raccolgono al centro del tubo, mentre gli agenti contaminanti restano sulla superficie della membrana per poi venire risciacquati ed eliminati attraverso lo scarico. La membrana quindi fornendo una barriera sia fisica che chimica consente il passaggio solo delle particelle d'acqua. Perché questo passaggio avvenga è necessario applicare una pressione, denominata pressione osmotica. La membrana trattiene dal 95 al 99% delle particelle solide disciolte nell'acqua e il 99% dei batteri presenti in essa.

Gli impianti di questo tipo danno così vita alla più pura acqua oligominerale. Essi trattengono una maggior quantità di agenti contaminanti rispetto agli altri apparati di depurazione domestica.

Quali agenti contaminanti vengono rimossi dall'osmosi inversa?

Elimina più del 98% dei componenti chimici organici presenti nell'acqua, inclusi cloroformio gamma-benzene, esacloruri, tricloroetilene, tetracloroetilene e cadmio. Di seguito, per completezza, indichiamo un elenco di altri contaminanti che vengono eliminati dalla membrana. Elemento % rimozione: -Argento 85% -Sodio 92% -Potassio 92% -Zinco Cromato 92% -Bicarbonato 94% -Silicato 96% -Radio 97% -Cadmio 97% -Selenio 97% -Calcio 97% -Bario 97% -Rame 97% -Detergente 97% -Stronzio 97% -Fluoruro 90% -Solfato 97% -Piombo 97% -PCBs 97% -Magnesio 97% -Insetticida 97% -Nichel 97% -Erbicida 97% -Totale solidi disciolti 95% Le percentuali indicate sono prudenziali.

L'osmosi inversa elimina anche i sali minerali necessari all'organismo umano?

I sali presenti nell'acqua sono sali inorganici. Secondo alcuni studiosi, nell'acqua dovrebbero essere presenti i sali minerali in quanto necessari al nostro corpo. Secondo altri, invece, questi sali disciolti danneggerebbero l'organismo oltre ad essere difficilmente assimilati. Fatta questa doverosa premessa, tentiamo di dare una risposta esauriente al quesito. Mentre è risaputo che per depurare l'organismo occorre bere almeno 8 bicchieri di acqua al giorno, è meno conosciuta la quantità di sali minerali di cui il nostro corpo ha bisogno. Facciamo qualche esempio: per la giusta quantità di calcio, occorrerebbe bere quotidianamente più di 600 bicchieri di acqua, per il ferro più di 1800 e per il fosforo quasi 170.000! Quindi è evidente che per apportare al nostro organismo tutti i sali di cui necessita non possiamo certo servirci della sola acqua. Quindi, da dove li prendiamo? Se consideriamo che in un boccone di formaggio, carne, pane o pasta sono presenti più sali che in centinaia di litri d'acqua, e che sono anche meglio assimilabili perché sali organici, rispondere alla domanda è semplice. Quindi, non potendo risolvere la diatriba scientifica riguardo la preferenza di un’acqua ricca di sali o di un'acqua povera (anche di agenti contaminanti e nocivi), optiamo per quest'ultima, perché il principale scopo dell'acqua non è quello di apportare ma è quella di depurare. E più la molecola è pura, più elevato sarà il suo grado di aggregazione alle molecole nocive che poi saranno veicolate fuori dal nostro corpo.

 

 

ACQUA PURA TEMPERATURA AMBIENTE FREDDA E GASATA

 

Gli osmotizzatori serie LYNPHA FRESH OSMO sono purificatori d’acqua ad osmosi inversa a produzione diretta in grado di erogare 70 lt/h(1) di acqua pura, fredda e gassata con un altissimo livello di qualità. Sfruttando la capacità selettiva di speciali membrane ad osmosi inversa di ultima generazione, rimuovono efficacemente dall’acqua i sali minerali in eccesso e le varie sostanze inquinanti, come ad esempio sedimenti, ruggine, cloro, nitrati, arsenico, fosfati, cromo, piombo, metalli pesanti, pesticidi, etc…

Grazie all'esclusiva tecnologia brevettata “CSF” (Constant Salinity Flow), LYNPHA FRESH OSMO è in grado di erogare acqua osmotizzata a salinità costante anche nei primi istanti di avvio dell’osmotizzatore in seguito a una pausa di funzionamento. Infatti come è noto, ogni qualvolta che un sistema ad osmosi inversa viene riavviato, per effetto della pressione osmotica le qualità organolettiche dell’acqua erogata vengono modificate dal repentino innalzamento del livello di salinità. Questa condizione perdura per circa 60 secondi e per ovviare a questa caratteristica tecnica, comune a tutti gli impianti in commercio, di solito si è costretti a scaricare la prima acqua erogata dal sistema. Da oggi LYNPHA FRESH OSMO risolve definitivamente questo problema ed ogni famiglia potrà avere a casa propria una sorgente inesauribile di acqua pura senza compromessi e sprechi d’acqua.

Le performance soddisfano anche il cliente più esigente: quantità illimitate di acqua osmotizzata liscia e 15 lt/h di acqua fredda e gassata (1 lt in continuo). LYNPHA FRESH OSMO impiega 35 secondi per erogare un litro di acqua! L’intuitivo pannello di controllo rende LYNPHA FRESH OSMO facile e semplice da usare. La macchina ha un’uscita per ogni tipologia d’acqua e spie luminose di segnalazione.

 

BASTA SPESE E FATICHE INUTILI!!

Il cloro

Ci sono cibi che sono nostri alleati naturali: frutta fresca, verdura cruda e legumi sono alimenti con proprietà anti-cancerogene. Ma alcuni di questi cibi, se combinati acqua trattata con cloro, possono sviluppare delle sostanze cancerogene, trasformandosi nel peggior nemico per il nostro organismo. Non solo frutta e verdura, ma anche prodotti di soia, bevande come il tè e alcuni tipi di farmaci sono soggetti a queste mutazioni, formando questi pericolosi composti.

Il cloro è un potente agente ossidante, sbiancante e disinfettante: da molti anni viene usato nell’acqua potabile e nelle piscine, per sterminare gli agenti patogeni. Il cloro in realtà è presente in tutte le forme di vita, compreso l’organismo umano, che contiene anione cloruro. Anche in cucina è facile trovarlo: ogni giorno assumiamo sale, ovvero cloruro di sodio.

Ma le attuali teorie sull’alimentazione, in parte, lo vedono come un nemico del nostro corpo: evitare di introdurre elementi tossici per il nostro organismo preverrebbe il problema malattie e, quindi, anche l’eventuale disinfezione con il cloro, in realtà più dannosa che utile.

Cloro e cancro. La notizia delle potenzialità cancerogene del cloro viene da uno studio Giapponese dell’Università Shizuoka: secondo lo studio portato avanti in collaborazione con l’Istituto Nazionale della Salute e delle Scienze, le sostanze organiche naturali reagiscono quando esposte ai clorurati dell’acqua potabile, arrivando a formare dei composti cancerogeni che i ricercatori giapponesi hanno chiamato “MX”, cioè Mutageno Sconosciuto.

Gli MX sono simili a dei composti cancerogeni già noti, i Trialometani (THM): in Finlandia, nel 1997, alcuni studi hanno stabilito che l’MX è più pericoloso di altri sottoprodotti della clorazione di ben 170 volte, dimostrando in laboratorio le conseguenze negative che può avere sul funzionamento della tiroide e la capacità di sviluppare masse cancerose.

Il cloro è da sempre usato come disinfettante delle acque: la sua combinazione con alcuni alimenti può non solo aumentare il rischio di sviluppare tumori, ma anche provocare danni al sistema immunitario e ormonale. Il motivo sarebbe la capacità del cloro di convertire i fitoestrogeni, che assumiamo mangiando frutta e verdura, e altre sostanze biochimiche vegetali che fanno parte del nostro sistema. Un altro elemento a sfavore del cloro è la sua capacità di distruggere gli enzimi e complicare così la digestione.

 

Gli studi fatti sugli effetti del cloro nell’acqua sono stati fonte di conflitto nella comunità scientifica: da un lato non ci sono sufficienti ricerche a supportare queste ipotesi, dall’altro gli interessi in campo sono notevoli e alcuni ricercatori hanno puntato il dito contro il business del cloro, come principale fonte di disinformazione sulle possibili conseguenze negative che tali quantità possono comportare, soprattutto se assunte in maniera prolungata nel tempo.

Come evitare il cloro. È difficile evitare il cloro: onnipresente nell’acqua del rubinetto, lo assumiamo anche quando beviamo un caffè al bar. Gli alimenti che compriamo sono innaffiati con la stessa acqua: anche per questo è difficile determinare gli effetti specifici del cloro sull’alimentazione.

Chi vede il cloro come un elemento distruttivo dell’organismo, indipendentemente dagli studi nipponici, consiglia innanzitutto di evitare di bere acqua dal rubinetto, usando filtri a osmosi inversa. Evitare se possibile di fare la doccia con acqua in cui c’è presenza di cloro: altera l’umidità della pelle e il suo equilibrio, uccidendo migliaia di microrganismi benefici per le nostre cellule epidermiche. La soluzione migliore sarebbe quella di applicare un depuratore che filtri l’acqua di tutta la casa, malgrado la spesa per l’acquisto e installazione dei sistemi sia abbastanza elevata.

2015​ by Maurizio Scaglioni

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